L’Invasione dell’UltrArte

L’Invasione dell’UltrArte I^ edizione

09-25 maggio 2024

La Sinergia tra Passo Blu International Art Communication e il CIV di Via Luccoli presenta la I^ edizione dell’Invasione e porta l’arte nei locali di una delle vie più importanti del centro storico, coinvolgendo attivamente la comunità.

Inaugurazione

L’evento si aprirà il 09 maggio alle ore 11.30 in Piazza Luccoli, con la presentazione del progetto e del percorso che tra pitture, fotografie, sculture, installazioni, si snoderà lungo tutta la via, passeggiando sotto le installazioni luminose di Isabella Ramondini.

Il programma de “L’invasione dell’UltrArte” prevede anche tre appuntamenti speciali: uno in apertura, giovedì 9 maggio, con la performance nel pomeriggio degli attori del centro di formazione artistica di Luca Bizzarri e il sound design alle 18 di Deborah Monaldi e i negozi eccezionalmente aperti fino alle 20,30 per consentire al pubblico la visita alle opere; un secondo evento il 16 maggio nel pomeriggio con la performance degli attori dell’ associazione performer espressione applicata di Emanuela Rolla e un terzo evento in chiusura, nel pomeriggio sabato 25 maggio, con l’esibizione della scuola danza Luccoli 23 ASD.

Presso l’atrio del Palazzo dei Rolli Spinola Franzone, sarà possibile ammirare l’installazione site-specific di PierPaolo Koss intitolata “Digging the Future”. Questo contributo artistico unico arricchirà ulteriormente l’esperienza dei visitatori, offrendo uno sguardo inedito sul futuro dell’arte contemporanea.

Una mappa interattiva scaricabile dal sito passoblu.org riporterà i match tra gli artisti e i locali aderenti, il cui elenco è disponibile in calce. 

I Match dell’Invasione

22 locali | 1 Palazzo dei Rolli | 23 Artisti

Passengers | Vittorio Valente
Il Salotto della Madda | Marco Laganà
Erboristeria Altea | Elda Gavelli
Moisman Sport | Roberto Agostino
Giocaluccoli | Diego Cottica
Lo Spaventapasseri | Diego DIT Toscani
Giffo | Paolo Lorenzo Parisi
Planet Shoes | Roberta Buccellati
Gentlemen Genova | Enrico Musenich
La Casa della Carta | Francesca Ventura
Genovalaser | Piergiorgio Grasso
Rossi Pelletteria | Lino Di Vinci
Noi | Giusi Lorelli
Erboristeria San Giorgio | Federica Barcellona
LaceUp Streetwear | Annalisa Pisoni Cimelli
Mobilia Magazzini Generali | Vito Pietroburgo
Eleonora De Giorgi Domus | Fazz
Angelillo Sas dal 1921 | Cinzia Ratto
L’Amico Ritrovato | Gian Luca Groppi
L’Amico Immaginario | Chiara Gennaro
Luciana Cappelli | Carla Iacono
AltiVini Enoteca Eroica | Fazz

Lungo tutta la via Luccoli in outdoor | Isabella Ramondini Installazione Site Specific “Color Therapy” 
Palazzo dei Rolli Spinola Franzone | PierPaolo Koss Installazione Site Specific “Digging the Future”
Piazza Luccoli | Sound Design di Deborah Monaldi

L'invasione dell'UltrArte su Google Maps

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Schede dettagliate artisti e match dell'Invasione

Sezione in costruzione


FEDERICA BARCELLONA | Performer, artista visuale
www.federicabarcellona.eu
Instagram: federicabarcellona
Email: info@federicabarcellona.eu, feba69@gmail.com

BIO
Sono un artista generalista, vivo ed esprimo con il mezzo più appropriato per quel momento. La macchina fotografica è stata la mia prima amica, con la quale ho imparato a stare nella realtà e a guardare il mondo. Poi ho incontrato il teatro, che mi ha dato la consapevolezza del mio corpo. E la scrittura, che è sempre stata lì, non ricordo un inizio. Dal 1990 studio e lavoro sul corpo dell’attore-performer. In continua comunicazione tra performance e diversi media, la creazione è una composizione di corpo, video, musica, fotografia e oggetti che insieme raccontano una storia.
Ad oggi ho prodotto opere prime come regista e sceneggiatrice e ho partecipato a diverse collaborazioni teatrali e cinematografiche. Espongo a livello nazionale e internazionale in festival, gallerie e musei.
Tesi di laurea DAMS: Il flamenco e la danza gitana come espressione culturale antropologica.

IN MATCH CON:
ERBORISTERIA SAN GIORGIO – Via Luccoli 47r

OPERE ESPOSTE: 3

Serie: POTNIA THERON
Pezzo 1: Potnia Theron Ferett
Pezzo 2: Potnia Theron Scorpio
Pezzo 3: Potnia Theron Serpens

Fotografia, manipolazione.
Stampa su Carta Fine Art Hahnemuhle William Turner in cornice
80×60 cm 
© 2024

DESCRIZIONE LAVORO
POTNIA THERON (dal greco “Signora degli animali”) sono divinità femminili associate con gli animali su cui erano in grado di esercitare il potere.
Il lavoro fotografico ispirato alle Potnia Theron si presenta come un’ode visiva alla connessione intrinseca tra le donne e la natura, incarnando l’archetipo antico della “Signora degli animali”. Attraverso immagini intense e suggestive, questo lavoro cattura l’essenza delle Potnia, divinità femminili che esercitavano il potere sugli animali e sulla natura stessa.

Il loro atto di creazione e protezione si estende oltre il regno naturale, riflettendo la connessione profonda tra la Terra – la Madre – e ogni donna, anch’essa madre e custode di oscuri segreti.
Le Potnia Theron richiamano tutte le donne a riconnettersi con il proprio femminile interiore, a far riemergere il proprio valore individuale e a celebrare la propria essenza unica. Questo lavoro fotografico apre una finestra sui rapporti umani, suggerendo una riflessione profonda sugli archetipi naturali della famiglia e dei ruoli di genere. Si invita a invertire i ruoli tradizionali, donando all’essere femminile il passaggio dalla fragilità alla potenza, dalla passività alla leadership.

Tuttavia, questo potere femminile genera incomprensione e timore in una società ancora dominata dal patriarcato, dove il concetto stesso di potenza femminile è spesso mal interpretato o distorto. Attraverso l’obiettivo della fotografia, questo lavoro cerca di sfidare tali preconcetti, invitando gli spettatori a contemplare e apprezzare la bellezza e la forza delle Potnia Theron e delle donne che rappresentano.


GIUSI LORELLI | Fotografa, artista visuale
Arte visuale: www.giusilorelliart.com
Studio fotografico: www.giusilorelli.com
Instagram: giusi_lorelli
Email: info@giusilorelli.com, giu.lorelli@gmail.com

BIO
Classe 1979, prima della fotografia si forma nel teatro performativo grazie al lungo sodalizio con il Teatro Akropolis. Contemporaneamente lavora come operatrice di ripresa e montatrice televisiva esterna per diverse trasmissioni Rai. Fotografa professionista dal 2010, si appassiona dapprima al reportage e alla street photography  (Toros de Lidia 2009, Vive Sainte Sara! 2010, Suggestioni andaluse in controtempo 2013). Dal 2012 inizia a sperimentare con le tecniche di editing e manipolazione digitale, pubblica la breve serie Studi2012 e inizia un nuovo percorso teso alla ricerca di un linguaggio personale, che andrà via via concretizzandosi negli anni successivi nelle raccolte Rivoluzionario passo zero e Ka. Tiene corsi di fotografia e cura la rubrica La foto sulla schiena per il bimestrale Art&Art per tutto il 2016, anno in cui inaugura a Genova la sua prima personale La notte lucida, in collaborazione con la Fondazione Garaventa. Tra il 2011 e il 2022 espone a Barcellona, Nizza, Modena, Firenze, Torino, Venezia, Como. Vive e lavora a Genova.

IN MATCH CON:
NOI – Via Luccoli 64-66

OPERE ESPOSTE: 3

Serie: WAR
Pezzo 1: Pattern is Pattern
Pezzo 2: Fear Zeppelin
Pezzo 3: Fear Zeppelin II

Fotografia, manipolazione e disegno digitali.
Stampa su Banner in PVC intelaiato
77×110 cm
Anno 2024

DESCRIZIONE LAVORO
War è un’indagine sull’uomo e sul mondo in relazione al sentimento di guerra. Non un percorso simbolico ma un puzzle concreto e ordinato di frammenti di realtà e di psiche violentemente strappati all’integrità. Composto da dieci opere disposte secondo lo schema 1-4-1-4, è diviso in una parte diurna caratterizzata da colori caldi e da una notturna in cui dominano colori freddi. Se Hot War si focalizza sulla guerra mondana e visibile, Cold War, specularmente, mostra frammenti dell’universo intimo del singolo, le cui lacerazioni sono imitazioni e modello delle fratture esterne. Sono due mondi che si fronteggiano, il paesaggio esteriore e interiore dell’individuo solo e deforme di fronte alla rovina, di cui è contemporaneamente attuatore e vittima. Attualmente ancora in fase di elaborazione, i primi tre pezzi vengono presentati in anteprima all’Invasione dell’UltrArte I^ edizione.

Tutte le info su misure e edizioni su:
www.giusilorelliart.com/portfolios/war
Leggi l’articolo completo su:
www.giusilorelliart.com/war


FAZZ | Pittore, restauratore
Vedi Fazz su Behance
Insta: Fazz Trepuntozero

BIO
Le sue opere sono caratterizzate dall’utilizzo di codici che riconducono a una ricerca intima e spirituale che attiene all’anima prima ancora che all’espressione artistica, un’indagine che ha la sua sorgente nell’intuito profondo e ancestrale coltivato e trasformato in una espressività ricca di curiosità e sperimentazione. Colore, volume e aria danno vita ad una sorta di alfabeto dell’Io. I lavori più recenti trovano ispirazione dallo studio del concetto di “società liquida” derivante dall’opera Modernità Liquida di Zygmunt Bauman.

IN MATCH CON
ELEONORA DE GIORGI DOMUS – Via Luccoli 84r
ALTIVINI ENOTECA EROICA – Via Interiano 11r

OPERE ESPOSTE: 4

SOCIETÀ LIQUIDA
Tecnica mista e aria
80×80 cm
110×120 cm
60×90 cm

La Riflessione Liquida: Un Dialogo con Bauman

Nell’era della modernità liquida, come teorizzato dal visionario sociologo Zygmunt Bauman, ci troviamo a navigare in un mare di incertezze, dove le relazioni umane, le identità e le strutture sociali si trasformano con una velocità senza precedenti1. La società liquida è caratterizzata dalla sua transitorietà, dalla mancanza di forme fisse e dalla continua mutabilità.

Le opere che presento oggi sono un’esplorazione artistica di questo concetto. Utilizzando specchi come supporto, creo bolle di colle che catturano e riflettono la luce, simboleggiano la fragilità e la transitorietà delle strutture sociali che Bauman descrive. La materia decorata, semitrasparente, si estende oltre i confini dello specchio, fluttuando nello spazio per evocare la sensazione di un’esistenza che è, in essenza, liquida.

Questi lavori vogliono essere un dialogo visivo con la teoria di Bauman, “la generazione meglio equipaggiata tecnologicamente di tutta la storia umana è anche la generazione afflitta come nessun’altra da sensazioni di insicurezza e di impotenza”.  L’uso dello specchio non è casuale: esso non solo amplifica la luce, ma invita anche l’osservatore a riflettere sul proprio ruolo in questa società in costante evoluzione.

In un mondo dove tutto è effimero e nulla è permanente, queste opere artistiche cercano di catturare l’essenza di ciò che significa vivere in una società liquida, offrendo una meditazione visiva sulla condizione umana contemporanea. Un mondo  in cui, secondo Bauman, “tutti sono al corrente e nessuno ha la più pallida idea”.


VITO PIETROBURGO | Artista visuale
Insta: vitopietroburgo | FB: Vito Pietroburgo
Email: pietroburgovito@gmail.com

BIO
Vito Pietroburgo, si forma come artista presso l’ Art Students League of New York nel 2001. Vive per diversi anni a Brooklyn dove ha la possibilità di entrare in contatto con altri artisti di fama internazionale, inaugura la sua prima mostra personale presso il Williamsburg Art Nexus nel 2003 e partecipa alla sua prima feria (AAF NYC, Galou Gallery) nel 2004. Tra il 2003 e il 2024 espone a New York, Barcellona, Cordoba (Argentina), Santa Cruz de La Palma, Milano, Torino, Ferrara, Bologna, Genova, Napoli, Roma. Oggi l’artista risiede tra Canarie e Barcellona dove in quest’ultima e presidente dell’associazione culturale 2 Walls Studio.

IN MATCH CON
MOBILIA MAGAZZINI GENERALI – Piazza Luccoli, 4r

OPERE ESPOSTE: 2


SERIE: ARQUEOLOGIA INVENTADA
Acrílico su carta Lana Vanguard Hi Tech 50×70 cm ciascuno

DESCRIZIONE LAVORO
Arquelogia Inventada: un viaggio onirico che sfiora il realismo astratto in cui le opere riprendono texture e forme delle pietre, in particolare la pietra vulcanica, dando vita a reperti archeologici che fanno parte di una “civiltà inesistente”. Superfici coperte da colori con tratti ben delineati si immergono nel bianco del supporto come se fossero ritagli di photoshop, fotografie in bianco e nero saturate, dando origine a una immagine ambigua, la cui matericità evoca una idea primordiale di scultura. I reperti di Pietroburgo sono metafora della memoria, echi del suo inconscio ed in quanto tali creano una sintesi narrativa sulla verità o falsità di questa “civiltà inesistente”

PAOLO LORENZO PARISI | 

BIO
Paolo Lorenzo Parisi (Genova, 3 agosto 1956) realizza le sue opere con la tecnica del disegno, della pittura, del polimaterico, con espressione visuale e concettuale. Autodidatta, dagli anni Novanta del Novecento espone in diverse mostre collettive e personali sotto la guida della scrittrice e critica Milena Milani e del critico d’arte Giuseppe Mortara. A Genova espone presso le gallerie Artrè di Bruna Solinas, V-Idea di Rosa Leonardi e Studio 44. Sue opere sono esposte in permanenza presso i musei Università d’Arte Musashino (Tokyo), The Arch Club (Londra), Palazzo Comunale (Lavagna [GE]), Palazzo Comunale (Pozzallo [RG]), Museo Civico (Masone [GE]), Museo d’Arte di Torrepaduli (Torrepaduli [LE]) e sono state esposte presso le mostre internazionali “Biennale China – Italia” (Pechino), mostra “Genua”, Chramerhuus Galerie, Lagenthal (Svizzera), mostra “KUNSTPause 2011*, Zugo (Svizzera).

Le opere di Parisi prendono forma e contenuto attraverso il ready made, la manipolazione digitale, l’assemblaggio, esprimendo un forte critica e denuncia verso gli accadimenti sociali, con una poetica ricca di ironia e finalizzata alla riflessione. L’intento artistico di Parisi è quello di attrarre e sorprendere lo spettatore, per indurlo a uno shock intellettuale che gli permetta di far luce sui messaggi distorti e i condizionamenti quotidiani. Tale provocazione privilegia il riferimento alle questioni dell’arte e il suo mercato, così come alla politica o alla religione e contro ogni guerra, fanatismo, dominazione e sfrenato consumismo. Parisi utilizza spesso oggetti ed elementi della quotidianità, come culle, madonnine, torte, orsetti, guanti di lattice, con l’intento di tenere vigile la coscienza dei fruitori delle sue opere, in una coraggiosa proposta sia laica, che spirituale.

IN MATCH CON:
GIFFO – Via Luccoli 31-33r

OPERE ESPOSTE: 1

TITOLO: Donna al mare
Scultura in plexiglass

PIERPAOLO KOSS | Performer, artista visuale 
https://pierpaolokoss.net/

BIO
Nato in Italia, laureato all’Accademia di Belle Arti di Genova, ha lavorato in Europa, Russia, Cina, Giappone. Artista visivo e performer dal 1978 opera su diversi livelli espressivi (fotografia, video, installazioni, performance) senza perdere l’unità essenziale della gravità poetica sul rapporto tra “sé e l’altro”, sviluppato ed esposto nella sua aperta contraddizione tra realtà e realtà. apparenza, artificio e natura. A lui interessa la metafora tra il “corpo politico” e il “corpo sociale” nell’ambiguità del tempo contemporaneo. PierPaolo Koss non squarcia il proprio corpo come una tela di Fontana, non squarcia il proprio corpo. taglia la propria carne per dimostrare l’immortalità attraverso lo zampillo rosso vivo del flusso vitale; esprime i limiti organici attraverso rallentamenti dell’azione e meravigliosi movimenti del corpo, che catalizzano lo sguardo di astuti osservatori e delineano le più diverse mappe della realtà. Koss ha sempre lavorato per la creazione di identità mutevoli, sottoposte a continue trasformazioni, utilizzando il corpo come mezzo e non come fine, un campo di battaglia con forti limiti biologici. Tra le più importanti mostre personali e collettive Menagerie de Verre Paris–UNESCO Paris Espace Pierre Cardin Paris – Foto Fever Photography Art Fair (Carrousel du Louvre)Paris Festival di Video Arte Locarno (Svizzera) con Studio Azzurro- Museo Centro d’Arte Contemporanea Luigi .Pecci ( Prato) Italia- La Fabrica( Barcellona) Spagna- Museo Muni arte contemporanea (Francavilla) Italia- Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce ( GE) Biennale d’arte contemporanea di San Pietroburgo Museo Manege (Italia- Galleria D’Arte Moderna (GE) Italia- Palazzo Piazzoni (Vittorio Veneto) Italia Galleria Nazionale di Palazzo Spinola (GE) Italia Biennale di Alessandria VideoFotografia Contemporanea (AL) Italia Centro Internazionale di fotografia “Scavi Scaligeri” Verona Italia.

IN MATCH CON:
Installazione Site Specific “Digging the Future” nell’atrio di
Palazzo Spinola Franzone – Piazza Luccoli 23

DESCRIZIONE LAVORO:
L’installazione intitolata “Digging the Future” (Scava il Futuro) si presenta come una profonda riflessione metaforica sulla separazione tra il tempo vissuto e quello ancora da vivere. Al centro dell’opera si erge una vanga bianca e immacolata come tutto ciò che è estremo, sospesa e appoggiata in equilibrio su uno specchio posto a terra. Questo specchio riflette l’immagine della vanga stessa, rappresentando tutto ciò che viene utilizzato per tracciare solchi, frontiere o fosse comuni nella nostra esistenza. Attorno allo specchio, i cristalli di sale cosparsi sono la recinzione che lo trasformano in un cratere vuoto che sprofonda. L’oscillare e il vibrare della vanga, come se il suo punto di contatto con lo specchio volesse infilarsi in quel vuoto riflettente, evidenziano il disequilibrio delle vite di ciascuno di noi. Chi osserva l’installazione si ritrova riflesso nello specchio, vedendo il proprio viso affiancato alla pala. Questa immagine diventa premonitrice di ogni possibile scavo, sia fisico che metafisico, che ci attende nel nostro percorso. In definitiva, “Scava il Futuro” invita gli spettatori a confrontarsi con la dualità del tempo, il passato e il futuro, e a riflettere sulle azioni e sulle scelte che definiscono il nostro cammino attraverso la vita.


I.RA. ISABELLA | Art Designer
FB: Belellaini              
Insta: isabellaramondini         
Email: laltrodesign@yahoo.it  |  belella.ini@gmail.com

BIO
Isabella Ramondini è nata nel 1970 a Genova città dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici frequenta corsi di Architettura prima e design dopo alla facoltà di Architettura di Genova. Dal 1995 lavora nell’azienda di famiglia L’altrodesign. Firma interventi creativi estremamente vari che vanno dalla decorazione di interni alla realizzazione di installazioni artistiche di ogni genere con particolare attenzione alle installazioni luminose. Dal 2000 espone le sue installazioni e sculture luminose in varie città italiane tra cui Genova, Milano, Firenze,Roma e Vercelli. I lavori dell’artista esprimono non solo la sua creatività, ma anche le sue capacità manuali e progettuali: ogni singolo pezzo, infatti, è interamente realizzato dalla stessa Ramondini in laboratorio. Nelle sue opere si fondono la sua esperienza come designer e artigiana, la continua ricerca e sperimentazione nell’utilizzo dei materiali e l’anima immaginativa dell’artista. Nei suoi lavori la luce viene intesa come la più pura forma di energia. Luce che filtra, avvolge, ombreggia, esplora, incanta e fa risaltare anche la più piccola “stropicciatura” che la circonda. L’energia della testa, del cuore che crea qualcosa di unico, qualcosa che nasce dal “saper fare con le mani”. Proprio da questo percorso nasce e prende vita il progetto COLOR TERAPY” 

IN MATCH CON:
Installazione Site Specific in esterna lungo tutta via Luccoli

PEZZI ESPOSTI: 7

“COLOR TERAPY”  2024
Installazione luminosa

Cm 100 x 180/200
Alluminio-Dacron-Led

DESCRIZIONE LAVORO
L’installazione si compone di 7 pezzi apparentemente identici assemblati con un materiale normalmente utilizzato per realizzare le vele delle barche. Il colore sarà il protagonista indiscusso di quest’installazione che ha il proposito di trasportare l’osservatore in una dimensione quasi fanciullesca, in un’osservazione fine a se stessa, senza speculazioni, senza pretese. L’intento è proprio quello di attrarvi, quasi ipnotizzarvi, di trasportarvi in un viaggio alla riscoperta delle vostre più lontane e semplici sensazioni, come quando da bambini si veniva catturati da ciò che non si comprendeva quasi fosse magia. Quando tutto era semplice, spontaneo, un gioco, quando non era necessario per forza trovare una spiegazione per tutto e ci si abbandonava alla sorpresa, allo stupore, all’emozione data da un colore, da un bagliore, da un’attimo…A

CARLA IACONO | Fotografa, artista visuale
https://www.carlaiacono.it/

BIO
Artista visuale, vive e lavora a Genova, utilizzando diversi media tra cui fotografia, collage e installazione. Il suo lavoro, incentrato sui temi del corpo e della metamorfosi, analizza principalmente i riti di passaggio, visti come straordinari momenti evolutivi in cui si colloca lo sforzo per raggiungere o consolidare la propria identità. Negli ultimi lavori ha affrontato il delicato argomento della strumentalizzazione delle differenze culturali, arricchendo la propria ricerca con riflessioni sulle difficoltà di dialogo che sempre più spesso generano drammatici eventi. Affascinata dalle contaminazioni tra immagini e testi, ha pubblicato vari libri illustrati con fotografie e collage. I suoi lavori sono pubblicati in numerosi cataloghi di esposizioni in Italia e all’estero e sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce a Genova. Tra le mostre personali più recenti Le Spose di Darwin presso The Art Company (Como), Cappuccetto Rosso e Melancholia presso VisionQuesT 4rosso contemporary photography (Genova) e Re-velation, in tour da ottobre 2017 a novembre 2021 in importanti musei e luoghi d’arte di varie città italiane, tra cui Genova, Trento, Fidenza, Caltanissetta, Catania, Mussomeli, Cuneo, Varese, Modena, Bassano del Grappa. Tra le mostre collettive recenti Pasolini: lo sguardo del contemporaneo presso il Pulchri Studio a l’Aia, Paesi Bassi. Quella di Carla Iacono è un’arte di segno “concettuale” che utilizza un misto di sogno, ironia, ambiguità e fantasia per “svelare” frammenti di memoria o d’inconscio che riaffiorano in forma visibile dalla profondità dell’invisibile.

IN MATCH CON:
LUCIANA CAPPELLI – via Luccoli 75r

OPERE ESPOSTE: 1

L’ORGOGLIO DI CATERINA
Stampa fotografica
50×63 cm

DESCRIZIONE LAVORO
Con l’immagine fotografica L’orgoglio di Caterina, Carla Iacono  ritrae la figlia Flora per rendere omaggio ad un personaggio caro ai genovesi, Caterina Campodonico, conosciuta anche come “la venditrice di nocciole”,  la cui bellissima statua si può visitare nel cimitero di Staglieno.
Caterina, nata da una famiglia povera (1804) nel quartiere di Portoria, di mestiere faceva l’ambulante e, vendendo canestrelli e collane di nocciole, riuscì comunque a costruirsi una piccola fortuna con la quale fece  realizzare una statua in suo onore, opera che la rese immortale.
Può essere considerata simbolo della fierezza genovese ma, nel lavoro di Iacono, diventa simbolo di tutte le donne che,  con orgoglio e tenacia, difendono la propria indipendenza e intraprendenza.


GIAN LUCA GROPPI | Fotografo
https://gianlucagroppi.blogspot.com/

BIO
Nato a Piacenza nel 1970, vive e lavora a Genova. Dai 27 anni si dedica alla fotografia, prevalentemente in bianco e nero, stampata personalmente in camera oscura. Negli ultimi anni sperimenta anche il digitale a colori. Definito dalla critica: “un cantastorie moderno che unisce sensibilità ed ironia, nascosta da una facciata di rigida serietà”, pratica l’arte come necessità, utilizzando mente e medium fotografico per esprimere la propria poetica: raccoglie e mette in scena, per disvelare e bonificare, i malesseri, i vuoti e le ansie della società, ammantandoli di un humor salvifico, piuttosto nero.
Ha a suo attivo molte mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

IN MATCH CON
L’AMICO RITROVATO – Via Luccoli 98r

OPERE ESPOSTE: 1

Serie: TRIBUTO ALL’INESPRESSO
Pezzo: TRIBUTO A MARINA CVETAEVA

61 x 45 cm
Fotografia. Stampa b/n su carta baritata e cornice bianca.
Anno 2016
ed. 5 + 1 P.A.

DESCRIZIONE LAVORO
TRIBUTO ALL’INESPRESSO: La mia vita è stata arricchita e accompagnata da letterati, artisti pensatori, che hanno avuto una forte influenza sulla mia crescita. Da tempo sentivo la necessità di portare un omaggio a quelli che, fra costoro, hanno posto fine alla loro esistenza prima del tempo. Quindi e’ nata in me la necessità di ricercare, raccogliere, archiviare e trasformare, attraverso un minuzioso lavoro di ricerca, la loro storia e il loro pensiero, creando nuove immagini per il presente e per il futuro. E’ nata così una serie di ritratti simbolici, suggestioni di vite ed emozioni, ormai perdute, che prendono spunto da parti delle loro opere, biografie o, anche, dal momento stesso della morte. La riflessione, però, si ferma non tanto su questo atto finale, ma, piuttosto, sul pensiero duplice di quanto, da una parte, questo gesto estremo ci abbia privato della loro opera ancora inespressa, rendendoci orfani, e, dall’altra, quanto, invece, loro ritenessero di non avere più nulla da dire, lasciando che la loro intelligenza e il loro talento fossero sopraffatti.

 


ANNALISA PISONI CIMELLI | Multimedia Artist
www.pisonicimelli.com
annalisa.pisoni.cimelli@gmail.com

BIO
Annalisa Pisoni Cimelli nasce a Genova nel 1981, città dove vive e lavora attualmente. La sua poetica si concentra sull’esplorazione della tematica corporale, il suo corpo o corpi altri che spesso creano altri universi e dimensioni, espressi attraverso vari media che spaziano dalla fotografia alla videoarte passando per l’installazione. Le immagini, fisse o in movimento, esprimono con forma differente un racconto, un’intuizione, un legame sottile, una storia, una trama. Visioni quasi in macro dove il corpo e la pelle sono tramite ad un momento in cui si abbandona la parola e si raggiunge la memoria del silenzio primordiale. Ha esposto tra gli altri a Palazzo Ducale di Genova, alla Mediateca di Santa Teresa a Milano, Pulchri Studio de L’Aia, recentemente Berlino e Göteborg. Partecipa a residenze per artisti in Italia e all’estero.

IN MATCH CON
LaceUp Streetwear – Via Luccoli 23r

OPERE ESPOSTE: 1

00 BLUPRINT – GENOVA A FIOR DI PELLE _ COORDINATES
Fotografia
34×84 cm

DESCRIZIONE LAVORO
Pelle che cambia, che muta, sgranata e ferita, che ci protegge e ci espone. Mi guardo da vicino. Che cosa so’ di me? Che cosa ricordiamo di noi? Perché la memoria è nel corpo. La memoria è il corpo. Osservo, analizzo e recupero il mistero e il ricordo del primo contatto. Guardo la mia pelle, quella degli altri, fino a distinguerne la trama. Ci guardo attraverso, forse, fino a che le pieghe di una mano o quelle di un pugno chiuso, diventano, rinascono; un paesaggio, una mappa che si può abitare o esplorare. Una sorta di altra esistenza che ritorna alle origini. Per esprimere questa indagine artistica non prediligo un media in particolare ma quelli che possono servire a tradurre al meglio la mia ricerca. La pittura, la fotografia e spesso le due tecniche mescolate insieme danno vita ai miei lavori. Le immagini in movimento, il video, esprimono con forma differente un racconto, un’intuizione, legame sottile, una storia, una trama. Visioni quasi in macro dove il corpo e la pelle sono tramite ad un momento in cui si abbandona la parola e si raggiunge la memoria del silenzio primordiale.


DIEGO DIT TOSCANI | Artista visuale, pittore
www.diegotoscani.com
Instagram: diego.d.i.t.toscani
Email: diegodittoscani@gmail.com

BIO
Pittore classe 1973. La sua arte si concentra sulla comunicazione della complessità umana attraverso l’espressione della bellezza e delle passioni. Inizia esplorando le profondità dell’essere umano studiando la fisiognomica. Nel 2001 la sindrome di Guillain-Barré gli porta via il controllo nervoso periferico e durante la convalescenza, la sua visione artistica si focalizza sugli aspetti sensuali ed esistenziali della natura umana. In questo 2024 inaugura un novo ciclo e le sue opere offrono una visione surrealista della bellezza, mirando a suscitare una coscienza più profonda nello spettatore. Dal 2005 ad oggi D.I.T. espone in personali e collettive a Genova Firenze, Milano, Roma, Venezia, Barcellona, New York.

IN MATCH CON
LO SPAVENTAPASSERI – Via Luccoli 30r

OPERE ESPOSTE: 3

PEZZO 1: LEUCOSIA
Serie: RITRATTI SURREALISTI
Olio su Cartone Telato 40×40 cm in cornice

PEZZO 2: HANIM
Serie: RITRATTI SURREALISTI
Olio su Cartoncino 35 x 35 cm in cornice

PEZZO 3: DIMMI COME I TUOI OCCHI…
Serie: EROTOTROPIA
Acquerello e foglia oro su  Carta Fine Art Hahnemuhle William Turner in cornice 70×70 cm e poesia originale in lingua inglese e giapponese.


DESCRIZIONE LAVORO

RITRATTI SURREALISTI:
Questo nuovo ciclo di opere offre una visione surrealista della bellezza. Come sogni significativi, invitano all’interpretazione e alla riflessione, incoraggiandoci a esplorare le complessità delle nostre esperienze. Queste opere d’arte, vogliono evocare un senso di meraviglia e introspezione, spingendo gli spettatori a immergersi nelle profondità del proprio subconscio e scoprire nuove prospettive sulla realtà.

EROTOTROPIA:
Erototropia, un termine greco per “corteggiamento”, ha ispirato una mostra a Firenze nel 2021, nata dopo due anni di lockdown con l’obiettivo di demolire le distanze imposte, riappropriandosi del romanticismo e del desiderio. Dalla rappresentazione della bellezza come amore puro, le opere celebrano varie sfumature della passione, incluso il gioco erotico, con un tocco di romantica fascinazione dark.


ENRICO MUSENICH | Artista, scenografo
Web: www.enricomusenich.it
Email:  musenich@gmail.com
FB: Enrico Musenich | Insta: enrico_musenich

BIO
Enrico Musenich è pittore, scenografo e costumista. Espone a Genova, Torino, Shanghai, Barcellona, Milano. I suoi quadri sono in visione permanente alla Galleria San Lorenzo al Ducale di Palazzo Ducale di Genova. Allievo di Lele Luzzati, Musenich è professionista creativo con una vasta esperienza maturata nel teatro d’Opera, nei palcoscenici di tradizione e tecnologicamente avanzati, nel teatro all’aperto e itinerante. Per il Teatro Carlo Felice di Genova firma  le scene di Gianni Schicchi e di Rigoletto con la regia di Rolando Panerai e i costumi di Regina Schrecker; firma le scene di Lucia di Lammermoor con la regia di Dario Argento, in scena anche alla Royal Opera House di Muscat in Oman. Per il Teatro del Giglio di Lucca firma le scene de La Cenerentola con la regia di Aldo Tarabella; firma scene, costumi e cartoon di Pinocchio, opera nuova di Aldo Tarabella dove, al Teatro Verdi di Firenze, vince il Premio Collodi. Per l’Opéra de Chambre di Ginevra disegna scene e costumi de La cambiale di matrimonio. Per il Bolshoi Theatre of Belarus disegna scene e costumi de Il barbiere di Siviglia. È stato Direttore Allestimenti Scenici al Teatro Carlo Felice di Genova e al Teatro Lirico di Cagliari.

IN MATCH CON
GENTLEMAN – via Luccoli 86r

OPERE ESPOSTE: 1 + Video 

 

NULLA DIES SINE LINEA 
cm 100×140, acrilici e pastelli su tela

DESCRIZIONE LAVORO
Nessun giorno senza una linea: la frase fu attribuita al pittore greco Apelle (sec.4°a.C.) del quale si dice che non lasciasse passare giorno senza esercitarsi. Daisaku Ikeda, umanista giapponese (1928-2023), afferma: “È probabile che gli artisti più creativi, quelli che eccellono nella loro arte, siano dotati di capacità innate. Ma io sono profondamente convinto che se non utilizzano tali capacità impegnandosi con tenacia, non potranno far uso di questo dono naturale”. L’attività artistica di Musenich è in fermento, sempre. Di volta in volta sceglie i palcoscenici più idonei: il teatro, la tela, il digitale, la carta, il cartone animato e così via (è imminente l’inaugurazione della mostra disegno, dipingo e Teatro alla Galleria d’Arte Life Events Genova, dal 20/5 al 2/6 in Via dei Giustiniani 37-39r). nulla dies sine linea, l’opera qui esposta, parte dall’icona funebre Giuditta dello scultore Santo Varni (1807-1885), che Musenich decontestualizza per riportarla in vita con un’azione di amore, passione e colore.

VITTORIO VALENTE | Scultore
http://www.valentevittorio.it/

BIO
Ha iniziato l’attività artistica nel 1985 occupandosi del rapporto arte-scienza, spaziando tra cinematografia e letteratura. Supportato in questa ricerca dall’uso del silicone, ha sperimentato nell’arco di trent’anni la duttilità di questo materiale, apparentemente statico, da cui ha ottenuto forme e pigmentazioni assolutamente nuove. In chiave di ricerca sulla connessione e sulla trasmissione d’informazione vanno le “evocazioni” che realizza nel ’90 e nel ’91 con il gruppo “Arte come evocazione” curato da Miriam Cristaldi e guidato da Claudio Costa. Nel 1993 è tra i fondatori, con Omar Ronda, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi e Carlo Rizzetti del movimento CRACKING ART (catalogo a cura di Tommaso Trini con testi di Luca Beatrice e Luigi Spina). Nei lavori recenti l’unita cellulare torna ad occupare lo spazio biologico originale, diventando corpo: lumachine in viaggio e altri animali. Tra le gallerie dove ha esposto si citano: Cerruti Genova, Cesarea Genova, Colombo Art Design Torino, Busi Chiavari, La Polena Genova, Unimedia Genova, Santo Ficara Firenze, La Giarina Verona, Globart Acqui Terme, L’Uovo di Struzzo Torino, Fusion Gallery Torino, BeD Milano, Rino Costa Casale M., Continua San Gimignano, Steccata Parma, Spazio Onofri San Marino, Roma e Arte Roma, Atrium Biella, Raffaghello Ovada, Passo Blu Barcellona, Galleria Giannone Pisa, Spazio Vivace Novara. Esposizioni in Musei e Fondazioni: Museo de Arte Italiana de Lima , Museo attivo Claudio Costa Genova, Museo di Villa Croce Genova, Su Logu De S’Iscultura Tortolì , Museum in Motion Piacenza, Museo di Gubbio, Museo del cappello Borsalino Alessandria, Galleria d’Arte Moderna Genova, Castello Baronale di Minturno.

IN MATCH CON:
PASSENGERS – Via Luccoli 7r

OPERE ESPOSTE: 16


LUMACHE IN VIAGGIO
Sculture in ferro e silicone

DESCRIZIONE LAVORO
Cosa sono e cosa rappresentano le coloratissime lumachine  di silicone di Valente? Sono un simbolo, la trasfigurazione dell’artista e del suo percorso che unisce chi crea l’opera e chi ne fruisce, attraverso questo,  viaggia nello spazio e nel  tempo. Lentamente, ma inesorabilmente. Arrivando ovunque.  Una metafora dell’arte e della storia. Un continuo e incessante movimento di persone e idee  impossibile da arrestare.


LINO DI VINCI | Pittore, light designer
Web: www.linodivinci.com
Insta: linodivinciartstudio
Email: lino@linodivinci.com
Atelier: Via dei Giustiniani n.37/39 Genova

BIO
Lino Di Vinci è un artista eclettico che spazia tra le tecniche della pittura tradizionale e installazioni luminose in plexiglas. Si è diplomato in Pittura presso l’ Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e da qualche anno vive e lavora nei suoi Ateliers tra Genova e Parigi. Ha realizzato molte mostre personali e collettive nelle principali città italiane (Milano, Roma, Genova, Bologna, Firenze, Torino, etc.) e all’estero (Tokyo, Kyoto, Parigi, Berlino, Gand, Nizza, Lugano, Londra, etc.). Ha esposto inoltre a Decouvèrtes Paris e SAGA Paris, Artefiera Bologna,Mi Art Milano,Artissima Torino e nei padiglioni di design contemporaneo delle più importanti fiere italiane come il Salone del Mobile, il Macef di Milano, Abitare il Tempo di Verona Da alcuni anni l’attività di Art Designer procede in parallelo al percorso artistico favorendo contaminazioni creative tra i due mondi e accorciando la distanza tra arte e quotidiano facendo dell’eclettismo il suo tratto distintivo.Dal 2022 ha aperto Lifeforms Art Studio un atelier-spazio espositivo in Via dei Giustiniani 37/39r,dove presenta oltre alle sue opere, quelle di altri artisti.

IN MATCH CON
ROSSI PELLETTERIE – via Luccoli 37r

OPERE ESPOSTE: 1

ORIZZONTI PARALLELI
opera luminosa cm70 x cm70 x cm8, anno 2023

Opera retroluminosa della serie Circular Thinking dipinta a mano e poi stampata su tela montata su metallo

Maggiori dettagli su www.linodivinci.com/circular-thinking

PIERGIORGIO GRASSO | Pittore, Fotografo, Artista visuale
Email: porigerip@gmail.com

BIO
Classe 1974 di formazione artistica. Inizia il suo percorso di ricerca con la pittura classica ad olio ed acquarello, passando poi ad una pittura più astratta acrilica e virando ancora sulla creatività digital. Parallelamente studia ed approfondisce le tecniche fotografiche analogiche, partendo dalla costruzione “in testa” dell’immagine, fino ad arrivare alla camera oscura luogo in cui, di nuovo si scatta. Il passo nuovo, consiste nel mettere tutto assieme usando una tecnica mista, composta da creatività digitale, fotografia e pittura. Con questa, porta avanti la sua personale indagine dell’inconscio, delle forme, dei colori e dell’antropologia.

IN MATCH CON:
GENOVALASER – via Luccoli 54r

OPERE ESPOSTE: 2

  • GHOST DANCER Cap.1
  • GHOST DANCER Cap.2

Stampa su pellicola montata su forex
50X70 cm
Anno 2023 Tecnica mista

DESCRIZIONE LAVORO
GHOST DANCER Cap.1 e Cap.2 fanno parte di un lavoro più ampio di ricerca del movimento, delle forme e dei tempi, nel quale grazie ad un’azione, gli aspetti sopraccitati si mischiano e si confondono manifestando “un altro” che esiste all’origine e che può essere espresso e visto.

 


ROBERTA BUCCELLATI | Artista visuale, performer
Web: www.rbuccellati.it
FB: Roberta Buccellati
Email: robertabuccellati@gmail.com  buccellati@rbuccellati.it

BIO
Classe 1969, si forma all’Accademia Ligustica di Belle arti sezione pittura che la porta ad approfondire tutte le tecniche pittoriche e la fotografia che utilizza come indagine conoscitiva in appoggio a quella pittorica. La sua attività professionale si svolge nell’ambito dell’insegnamento, della didattica museale e della pittura. Ha compiuto e compie in ambito visivo un percorso ricognitivo-rivisitato e metaforico sul paesaggio industriale, ed antropizzato, perlustrato con acutezza di sguardo e di analisi sociologica. Ella mette in atto continue sperimentazioni tecnico espressive come, ad esempio, disegni su vetro proiettabili. Negli ultimi anni si è dedicata ad attività performative, non ultima la performance: “abitare la soglia” del 2018 presso lo spazio 21 dell’ex manicomio di Genova Quarto. Dal 2019 collabora con la Casa Dell’Arte di Albisola Capo e inizia ad approfondire la tecnica pittorica su maiolica. Tra il 1996 ed il 2024 espone a Amsterdam, Budapest, Berlino, Roma, Milano e Venezia. Vive e lavora a Genova.

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PLANET SHOES – via Luccoli 44r

OPERE ESPOSTE: 2

Pezzo 1: GRATTACIELO A SAMPIERDARENA 
Lampada artigianale, anno: 2014
h 98 x 37 cm | Pannello disegno misure: h 64,5x 65,5 cm

Pezzo 2: SOLITARIA VILLA GIARDINO PALLAVICINO
Disegno su vetro proiettabile, anno: 2017
Misure: senza cornice h 20.5×29.5,  con cornice h 23.5×32.5

DESCRIZIONE LAVORO
Grattacielo a Sampierdarena e solitaria Villa Gardino Pallavicino sono lavori che rientrano nella più ampia indagine del rapporto fra uomo e territorio con particolare riferimento alle periferie urbane. Spazi che rivelano la storia o collettiva o del singolo individuo, mettendo in primo piano come nel caso di Villa Gardino, quali siano i risultati di un costruire basato sullo sviluppo dell’industria la quale ha rivoluzionato il senso generale di bellezza e di insieme di un territorio caratterizzato da ville fuoriporta costruite nel 500.

MARCO LAGANA’ | Incisore, pittore, scultore
Web: www.marklaganartist.com
Insta: mark.lagan.artist
Email: info@marklaganartist.com

BIO
Marco Laganà vive e lavora a Genova. Dal 1987 incomincia a studiare pittura a bottega da alcuni pittori liguri e dal 1999 approfondisce la passione per l’incisione frequentando l’Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova. Nel 2000 comincia a creare  sculture di cartapesta con la antica tecnica della macerazione della carta, utilizzando colle vegetali o animali che lui stesso prepara, realizzando sculture illuminate e scenografie fiabesche abitate da animali fantastici. Parallelamente sviluppa un percorso formativo e professionale in teatroterapia conducendo laboratori teatrali a carattere sociale e non solo. Completa con il teatro realizzando diversi spettacoli come attore e scenografo, realizzando maschere, muppets ed installazioni in carta pesta. Ha Collaborato con l’Accademia MAAF di Pinerolo (TO)  per il Festival di teatro di figura. Ha realizzato molte mostre personali e collettive con installazioni ed incisioni in diverse gallerie d’arte e musei, tra cui nel Palazzo della Regione Liguria Genova, a Palazzo Oddo Albenga (SV), nel Museo della ceramica Trucco Albisola (SV),   all’ Eco Museo delle Langhe Cortemilia (CN), alla biennale Internazionale di opere di carta a Palazzo Fogazzaro, Schio (VI), a Santiago del Cile nella collettiva MIRROR FACE TO FACE, all’Esposizione Internazionale di Grafica d’Arte. Villa Panizza, Paese (TV), al Museum MUA di Alicante. Una delle installazioni più importanti è conservata al Museo Diocesano di Genova.

IN MATCH CON
IL SALOTTO DELLA MADDA – Via Luccoli 13b

OPERE ESPOSTE: 1

CITTA’ METEORE
Scultura illuminata in cartapesta
Diametro 60 cm
Altezza 160 cm

DESCRIZIONE LAVORO
Scultura in cartapesta utilizzando il metodo antico della macerazione della carta impastata insieme a gessi e colle di origini naturali. Le Città Meteore, ispirate alla famosa regione orientale della Grecia, sono piccoli mondi che seducono lo spettatore. Luci ed ombre, archi e boschi sospesi, parlano della bellezza del mistero e al tempo stesso restituiscono una meravigliosa sensazione di pace ed armonia. Infine, inaspettatamente s’illuminano, stravolgendo la visione univoca dell’oggetto per coinvolgere l’ambiente circostante, e la suggestione si espande, con giochi di luci ed ombre, annullando la dimensione temporale.

ROBERTO AGOSTINO | Artista visuale

BIO
Nato a Genova nel 1961, incarna la fusione tra la razionalità della mia professione di docente di matematica e la creatività della mia passione per la fotografia. Catturo non solo immagini, ma emozioni, concetti e prospettive che sfidano la mente e nutrono l’anima.Ultima esposizione nazionale alla biennale di Genova 2023.

IN MATCH CON:
MOISMAN SPORT – Via Luccoli 19-21r

OPERE ESPOSTE: 3

POLPO
MEDUSE
CAVALLUCCI
Stampe fotografiche e lightbox


CHIARA GENNARO | ILLUSTRATRICE
Email: chiaragennaro70@gmail.com   
Instagram :  chiaragennaro70 | Facebook : Il cervo azzurro

BIO
Dal 1990 collabora con i teatri genovesi, come tecnico di Palcoscenico e scenografa realizzatrice. Dal 1997 si occupa del restauro pittorico e scultoreo delle scenografie per le Opere debuttate al Teatro Carlo Felice di Genova nonché in nuove realizzazioni. Come artigiana decoratrice di interni restaura soffitti, esegue trompe-l’oeil e simulazioni di materiali per architetti e privati. Collabora con la ditta Arte sui Muri per la realizzazione di prestigiose decorazioni su facciate. Si è occupata interamente del restauro pittorico e scultoreo dei saloni principali per il Polo Museale di Villa Serra a Nervi. Mantiene costantemente relazioni con artigiani professionisti dove approfondisce le tecniche di realizzazione pittorica. Nel corso del 2008 si concede un periodo di pausa dedicata alla nascita del suo bambino Michele. Nel 2018 inizia un progetto grafico con la cartoleria Barisione di Genova dove esegue ben 44 illustrazioni originali per cartoline che riscuotono successo di pubblico tra genovesi e turisti. Da quattro anni si occupa di insegnare ai bambini disegno e acquarello restituendo alla vita ciò che le è stato insegnato.

IN MATCH CON
L’AMICO IMMAGINARIO – via Luccoli 104

OPERE ESPOSTE: 1

LA PIÙ BELLA
40X82 cm

China bianco e nero

Ho voluto rappresentare una metafora sulla vita. In basso eseguiti nei dettagli gli edifici medioevali del centro storico di Genova.
In alto, sospesa nel vuoto, una funambola in bilico tra la zona di luce e l’oscurità.

ELDA GAVELLI | Pittrice e scultrice
www.laspigagenova.org/i-soci/elda-gavelli    
Insta: eldartist_art   |  FB: eldartwork
eldagavelli@outlook.com  | gavellielda61@gmail.com

BIO
Fin da bambina mi sentivo felice con una matita ed i pastelli colorati in mano; disegnare per me è sempre stata la mia modalità privilegiata per esprimermi. Iscrivermi all’Istituto Statale d’Arte di Chiavari ha significato poter incanalare il mio estro creativo e a ciò hanno sicuramente contribuito anche i miei studi universitari. Successivamente, in età matura, essermi iscritta ai corsi in presenza e online ed aver frequentato Workshop,  mi ha permesso di affinare  alcuni aspetti tecnici e potermi finalmente esprimere attraverso  dipinti, sculture e modellati. Il ritratto è uno dei soggetti che prediligo, con esso entro in contatto con la persona cercando di scandagliare il vissuto e le emozioni. Mi gratifica creare qualcosa di unico, che nasce in un preciso momento.  A volte in tempi successivi muta, cresce e si sviluppa…un progetto mai finito, pronto ad accogliere le emozioni del presente. Espongo in Italia ed all’estero.

IN MATCH CON
ERBORISTERIA ALTEA – Via Luccoli 11r

OPERE ESPOSTE: 2

Pezzo 1:Papillon rouge
Pezzo 2:Papillon rouge 1

Tecnica mista su mdf
60×60 cm

DESCRIZIONE LAVORO
Papillon rouge e Papillon rouge 1 fanno parte di un progetto, un work in progress, un esempio di crescita e sviluppo di un lavoro, che è iniziato come un’opera finita e attraverso una successiva idea ha avuto un’ulteriore elaborazione. L’opera ad oggi è ancora in progress! Insieme alla sensuale donna, tre grandi farfalle rosse e nere fanno da contrappunto al fiocco,  sembrano materializzarsi per uscire dalla tela e volare verso l’ossevatore. Foriere di speranza, diffondono una sensazione di bellezza e di libertà. I fiori di loto, simbolo di elevazione spirituale e di purezza dell’anima e del corpo. Pur affondando le radici nel fango restano puri ed incontaminati, capaci di prosperare anche in condizioni avverse. La corolla, che si apre di giorno e che si chiude di notte, è simbolo di rigenerazione e indica la forza vitale. Le leggiadre farfalle che svolazzano attorno, rammentano l’effimero, ma la metamorfosi, che si opera durante il loro ciclo vitale che le trasforma da crisalidi a splendide creature, è espressione di quella stessa rinascita comune ad ogni essere umano che è sempre alla ricerca di una vita migliore.


CINZIA RATTO | Arti plastiche, visive
www.cinziaratto.it
info.cinratto@gmail.com

BIO
Amo viaggiare, le persone, gli animali, la natura tutta. Sono felice di esserci.Dopo il diploma al liceo artistico, ho conseguito la laurea in architettura e il dottorato in design, quindi la laurea specialistica in pittura all’Accademia Ligustica. Ho studiato illustrazione a Sarmede, Venezia, Macerata, Milano e Torino imparando da artisti internazionali fra cui: Joseph Wilkon, Lisbeth Zwerger, Brad Holland, Andrej Dugin e Olga Dugina, Jiindra Capek, Pablo Auladel, Gabriel Pacheco. Ho partecipato a diverse mostre collettive in Italia ed all’estero, fra cui la “Mostra degli illustratori” – Fiera del libro di Bologna, 2001 e la “Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterrraneo”, Roma, 1999. Ho illustrato svariati libri; fra gli editori: Grimm Press, Templar Publishing, The McGraw-Hill Comp anies, Neugenbauer-Nord Sud, Vaukirja. Dal 2005 sono insegnante di ruolo; prima di disegno e Storia dell’Arte,attualmente di Discipline pittoriche, grafiche e scenografiche. Ho anche avuto esperienza per alcuni anni, come professore a contratto di grafica, di 30 o 60 ore, presso la facoltà di Disegno industriale di Genova. Attualmente sto lavorando al progetto “FRAGILE”, di cui fanno parte le opere esposte, un percorso nella fragilità: personale, dell’essere umano, del Pianeta. “FRAGILE” comprende diverse ricerche parallele e utilizza la natura come materia artistica.

IN MATCH CON
CALZATURE ANGELILLO SAS dal 1921 – Via Luccoli 63r

OPERE ESPOSTE: 1

SACRO FRAGILE
30 x 10 x 50 cm

DESCRIZIONE OPERA

Riconosco nell’uovo l’emblema della fragilità, ma anche la metafora di una possibile rinascita. Evanescenza, debolezza e delicatezza sono sinonimi di fragilità. La pandemia ha messo in luce le nostre crepe. È stata un’opportunità di riconoscere, nella comune transitorietà, una fratellanza umana che poteva portarci “a compimento”. Sacra sia dunque la fragilità quando ci permette di riconoscere, nella comune inconsistenza, la forza dell’appartenerci reciprocamente, quando diventa possibilità di adoperarci una reciproca cura che sappia rischiarare le nostre ombre e dare corpo a quella luce interiore capace di spingerci, oltre ogni dolore e sofferenza, al miracolo che siamo. Esiste un bagliore intimo capace di rischiarare non solo la nostra, ma anche la strada altrui. Possiamo apparire nulla esteriormente, ma continuiamo a portare in noi la possibilità di risplendere.

SOGLIE                         
PIOGGIA                     
IL BOSCO

SOGLIE
Raccolgo foglie stropicciate dall’inverno, annodate su se stesse. Le districo, le lavo, le raddrizzo delicatamente e ne riscopro l’anima. Il tempo le ha trasformate. La pioggia, forse la neve, il marcio che hanno subito.  Gli anziani sono uguali: persi, raggrinziti, silenziosi, isolati nella loro solitudine. Eppure anche in loro c’è meraviglia, bellezza: le pieghe delle loro mani, la pelle fattasi di seta, fragile e delicata, morbida.
Non riesco a spiegare l’inesprimibile. Vorrei poter prendere anche queste vite e lavarle, dolcemente stenderle, scioglierne i nodi e riportarle a dignità. Il disfacimento richiama irrimediabilmente il deperimento, la morte. Credo però che non sia l’ultima parola. Penso alla morte come a una porta, un nuovo parto, una soglia. Dopo l’attesa, il passaggio.
Misure 27 x 6 x 27 CM 

PIOGGIA
“Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse”
Misure 60 x 14 x 70

IL BOSCO (Il TEMPO come OPPORTUNITÀ)
Ognuno ha il proprio vissuto e la propria storia. Ci sono tarli che ci hanno eroso, avvenimenti che ci hanno ferito lasciando cicatrici, ma “se la sofferenza vi ha reso cattivi, l’avete sprecata” (Ida Bauer).
Penso che ogni segno che portiamo possa essere unicità, occasione di ricchezza, di bellezza.
I parassiti che hanno eroso queste foglie di nocciolo le hanno anche rese irripetibili. Ridare dignità significa porgere un’opportunità di ascolto all’altro per riconoscergli un valore e un fascino che prescindono ogni apparenza, sapere andare all’essenziale per riconoscere ciò che in lui “inferno non è.. e dargli spazio, amplificarlo”.
Misure 27 x 6 x 27 cm


EFFEVU.E | Illustratrice

BIO
Mi sono diplomata presso il liceo artistico Nicolò Barabino di Genova. La mia vita è sempre stata accompagnata dall’amore per il disegno e per i colori che considero come il mio potere speciale, un dono che sento forte in me e che intrecciato ad una maternità molto vissuta, ha reso tutto unico e necessario, colmando il mio desiderio di esprimermi. Ho esposto presso la galleria d’arte Merighi, ho partecipato ad Arte Genova 2023, collaboro dal 2021 con la casa della Carta di Genova, ho illustrato nel 2021 i racconti del libro “le masche (streghe) tra noi” di Franca Acquarone e Bruno Vallepiano.

IN MATCH CON
LA CASA DELLA CARTA – Via Luccoli 27r

OPERE ESPOSTE: 2

PEZZO 1: “Questione di karma”
Un giorno gallo
un giorno pollo
un giorno jolly
uniti dalla k di karma: principio di azione e reazione….
ad ognuno il suo!

PEZZO 2: “Appartenenza”
Genova. Il mio tempo, la mia città.

Acrilici e china su tela

 


DIEGO COTTICA
mail: diegocottica@gmail.com

IN MATCH CON: 
GIOCALUCCOLI – Via Luccoli 28r Genova

Opera esposta: 1

SERIE: Sinfonie cinetiche.
Opera numero 1 : Crescendo in movimento

Opera luminosa cm180 x cm70 x cm30
anno 2023

 

DESCRIZIONE LAVORO:
In “Sinfonie Cinetiche”  l’artista esplora il confine tra design e arte, fondendo la sua formazione culturale come designer e le sue capacità manuali come artigiano con una nuova passione per l’arte cinetica. A cinquant’ anni, l’artista si avventura oltre la funzionalità del design per abbracciare la poeticità dell’espressione artistica. Questa prima opera rappresenta un dialogo tra la forma e la funzione, un concetto radicato nel mondo del design ma qui reinterpretato attraverso l’arte. Ogni elemento dell’opera è un pezzo unico, una scultura luminosa che danza nello spazio, evocando la piccola ma affascinante nicchia dell’arte cinetica..
L’ispirazione per le opere di “Sinfonie Cinetiche” arriva dalle dinamiche sculture di Anthony Howe e dai meta-progetti di Bruno Munari. L’opera invita lo spettatore a riflettere sul movimento armonioso delle forme creando un’esperienza visiva che è al contempo intima e universale.

 

Con la collaborazione di

Con il Patrocinio di

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Con il supporto tecnico di

Con la partecipazione di

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L’Invasione dell’UltrArte | Vortice creativo in vetrina

L’Invasione dell’UltrArte  è un progetto da Passo BluIAC per movimentare la fruizione delle opere d’arte attraverso il match fra artisti e attività commerciali.

Portiamo l’arte nei locali della città, rendendola accessibile a tutti. Arricchiamo le pareti e le vetrine creando un ambiente più vivace, colto, ispiratore e attrattivo, per residenti e turisti.

Creiamo una mappa interattiva scaricabile che vi guiderà lungo il percorso delle differenti edizioni facendovi scoprire sempre nuovi artisti passeggiando per la città.  

Contattaci per ospitare le opere d’arte nelle diverse zone della città. 

Il team di curatori di Passo Blu IAC lavora per garantire che le opere siano in linea con l’idea del progetto e abbiano un impatto significativo sulla comunità, e far da tramite al fine di creare il match fra i titolari dei locali e gli artisti più soddisfacente per entrambi.

L’Invasione creativa partirà sempre con un Opening collettivo.

Durante tutto il progetto, la comunità sarà invasa di cultura e bellezza. Questo permetterà ai visitatori di partecipare attivamente all’arte stimolando i sensi e il dialogo.

Per le attività commerciali

Le proposte saranno di diversi stili artistici: pittura, fotografia, video, scultura, installazione e performance così da trovare la soluzione migliore in base alle esigenze e alle condizioni dell’ambiente ospitante.

Non è richiesto contributo ai locali host, anche se sono ben accette eventuali sponsorizzazioni spontanee o offerte di altro tipo. Inoltre non sarà loro richiesto di occuparsi della mediazione tra cliente e artista in caso di vendita.

Quali benefici?

Essere all’interno di un percorso culturale alternativo ma abbinato a quelli istituzionali può arricchire il flusso e la qualità dei clienti.

La valorizzazione degli spazi rende l’ambiente più attraente e interessante.

Ogni cittadino potrà così vivere un’esperienza estetica ed emozionale, scoprire cosa bolle nella “pentola culturale” della sua città semplicemente entrando nel vostro locale.

Per gli artisti

Possono partecipare al progetto solo gli artisti che fanno parte dell’ APS Passo Bu IAC.

Se sei un artista interessato ma non sei ancora dei nostri vai alla pagina Tesseramento.